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Benvenuti nel nostro blog dedicato al viaggio..
Ci presentiamo... siamo 4 studenti dell'università di Bologna del corso "educatore sociale e culturale", accomunati dalla passione per il viaggio e dalle sue possibili interpretazioni !
In questo blog, vorremmo parlarvi un pò delle nostre esperienze di viaggio, delle riflessioni, emozioni e scoperte che questo ha suscitato in noi, cercando di trasmettervele in modo da potervi far appassionare all'argomento.
Da futuri educatori vorremmo cercare di esplorare tutte le varie sfumature di un viaggio, con tutti i suoi significati di crescita e apertura al mondo, in un'ottica pedagogica inclusiva. 
L'idea di questo blog nasce dalla ricerca di un confronto ed uno scambio aperto a tutti, in un percorso di crescita reciproca.  


martedì 24 ottobre 2017

Verso la terra del sorriso

Il 4 Agosto scorso sono partita dall'areoporto di Venezia per una nuova avventura..
circa 22 ore dopo avevo sorvolato la Turchia, l'Iran, il Pakistan e l'India ed ero finalmente nella terra del sorriso.. la Thailandia.
Sapevo poco o niente di quello che mi aspettava , e forse era questo ad entusiasmarmi così tanto.
Dovevo raggiungere la provincia di Samut Prakan, dove mi aspettavano il Dottor Amporn, il direttore di FORDEC, centro diurno perbambini disagiati, e le maestre, con le quali avrei passato gran parte del mio tempo in quella magica parentesi.
La mia giornata tipo consisteva nell'accogliere quasi 200 bambini dai 2 ai 7 anni, dargli del latte caldo, insegnare qualche parola o canzone in inglese , giochi, balletti, aiutare le cuoche con le zuppe al latte di cocco, pulire i bambini che arrivavano al centro sporchi, metterli a fare il riposino, lavargli i denti e tutto il resto, in collaborazione con le maestre e qualche volontario.
Nessuno sapeva più di due parole di inglese, e questo è stato per me un punto di grande difficoltà ma anche uno spunto verso una comunicazione a mio parere ancor più schietta delle parole, fatta di gesti, espressioni, risate, emozioni..
quando al pomeriggio finivo di lavorare, ero sola; spesso decidevo di andare al mercato a comprare qualche cibo locale per pochi centesimi, o di girare per le vie povere, ricoperte di rifiuti munita della mia macchina fotografica, mi sono accorta ben presto di essere l'unica "turista" , per di più bionda, con la pelle chiara e il naso aguzzo, come dicevano loro. A volte mi sentivo terribilmente in soggezione dai continui sguardi, ma quasi sempre quando li ricambiavo ricevevo dei larghi sorrisi o degli accenni di inchino in segno di accoglienza e rispetto; valori fondamentali per la loro cultura.
Ben presto ho imparato a comportarmi a modo, utilizzare qualche parola in thai, salutare con le mani in segno di preghiera con il 'wai', evitare di toccare o puntare il dito verso le persone, passare le cose di valore con la mano destra, anche se da mancina non è stato sempre facile.. togliere le scarpe all'ingresso delle case e dei templi senza calpestare il muretto di accesso, essere silenziosa ma specialmente vestirmi in modo appropriato! Si, perché nonostante i quasi 40 gradi e l'elevatissima umidità, per le donne è necessario coprire le gambe, il ventre e le spalle quando ci si presenta in un luogo pubblico.

Ci sarebbero moltissime cose da dire di questa terra meravigliosa, quello che io ho percepito senza ombra di dubbio è che si tratta di un popolo di lavoratori, che vivono la vita serenamente, giorno dopo giorno, che nella povertà non hanno dimenticato il significato di comunità.
Persone che aspettano per ore pazienti net traffico o in fila, che se si urtano non esitano un istante a chiedere scusa, che si preoccupano se non ti vedono sorridere per più di dieci minuti, che ci tengono a mostrarti la loro casa, la loro famiglia, il loro cibo povero,colorato e speziatissimo e che vivono di piccole cose , nella semplicità dei gesti.
In questo strano mondo mi sono sentita a casa, parte di qualcosa di sconosciuto e terribilmente affascinante, come afferma Anatole France "Viaggiare ristabilisce l’armonia originale che un tempo esisteva tra l’uomo e l’universo. "
Non sapevo dove stavo andando, non ero alla ricerca di nulla.. eppure quel mese d'estate mi ha lasciato un inspiegabile senso di pienezza e di pace.


"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole."
(Charles Baudelaire)

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